di Caterina Fochi
Una giovane recluta, dopo aver conquistato con coraggio e determinazione il diploma all’accademia di polizia, approda nella grande metropoli, dove, dopo il primo incarico come ausiliaria del traffico, supera pregiudizi e reticenze e con l’aiuto di un aspirante detective sventa un crimine di dimensioni epocali che rischia di minare il cuore e l’equilibrio di un’intera società. Un thriller mozzafiato che attraversando le atmosfere cupe e misteriose di Blade Runner ci tiene nella morsa di tensione del Silenzio degli Innocenti e affronta tematiche politiche e sociali di grande attualità con un abile intreccio dei piani di lettura.
Il primo e più potente è l’uso della paura come strumento di governo che ci rimanda al dilemma del rapporto tra massa ed élite in una società multiculturale e multirazziale nella quale ancora ci si interroga sul rapporto tra natura e cultura e sull’opportunità o meno di prendere in considerazione un compromesso tra istinto, cultura e tradizione in virtù dell’ordine sociale. Un universo complesso in continuo cambiamento all’interno del quale la determinazione e l’ostinazione a non mollare mai sono il motore fondamentale per un mondo che possa essere il migliore possibile. E se è bene tutto quel che finisce bene, niente è meglio, per stemperare la tensione, di una bella risata finale a rasserenare gli animi! Anzi no! Scusate, che dico risata! Sicuramente è più appropriato dire un ruggito, oppure un belato, meglio ancora un ululato! Sì, perché la nostra protagonista non è la recluta Clarice Starling (alias Jodie Foster) ma la tenera coniglietta Judy che con i suoi occhioni blu, le morbide orecchie che parlano e con l’aiuto di quella simpatica canaglia della volpe Nick, riesce ad incastrare la morbida pecorella che dietro le sembianze della stordita segretaria del sindaco leone, re della foresta, ha l’aggressività e l’astuzia del mitico Hannibal Lecter. Ecco allora che da Zootropolis, ancor più che dalla distopica Los Angeles dei replicanti, arriva una lezione etica e morale su come dovrebbe essere una società ideale con valori ed aspirazioni che mettano al centro l’uomo e la sua volontà al di là della razza e dell’etnia nel rispetto delle culture e delle diverse tradizioni dove l’onestà, l’intelligenza e la determinazione vincono ancora e soprattutto sono premiate. Così, dopo Frozen, con Zootropolis la Disney sotto la supervisione del potente John Lasseter firma un altro capolavoro che non ha niente da invidiare ai più coinvolgenti thriller hollywoodiani e che è soprattutto un film maturo e completo che ha tanto da insegnare ai nostri bambini. Ma ancor più a noi genitori.